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Nadia Molinai

 

Nadia Molinai

Alcune Note Biografiche:

Nadia Molinai: (Bergamo..)

DUE PAROLE

Serbo
per te
due parole,
rubate
alla corsa del vento
e inceppate nella ruota
di questo tempo
sterile di baci.

Due cose
ti devo dire,
prima che la fiamma
nel mio cuore
divenga fiacca brace
e io non abbia più
da aggiungere
parole nuove da ardere.

Bacio d'agosto

Avevo atteso la tua mano
come un fiore la primavera.
Mi regalasti un bacio
di miele
che si prese il mio respiro
e m'increspò la pelle
nell'umida sera
dell'ultimo agosto.
Persino le cicale ristettero
tremanti
in silenzio.

AVEVO IL CUORE FELICE...

...quel giorno attorno al pane
quando i vostri visi
di figli che solcano la vita
si pararono giocondi,

e torrenti di parole
come musica
sollevavano il mio cuore

al danzare delle vostre risate.

AVEVO il CIELO nell'ANIMA

e una primavera di pensieri
profumati e fieri,
un respiro,
un regalo,
le mie briciole di felicità.

FIN DALL'INIZIO

alla mia famiglia, che mai come in questo periodo surreale ho voglia di abbracciare.

Non lo sapevi
ch'eri poeta,
non ci credevi,
ritraevi lo sguardo
con il timore
di accarezzare
sonanti parole,
che sono state
da Lui concepite
in sinfonia
per fulgida arpa.

Non lo sapevi
ch'eri poeta,
ma fin nel ventre
di tua madre
cantavi la tua melodia.

Fin dall'inizio
eri Poesia.

IL GIORNO DEL SOLE

Sarà il giorno del sole,
quello che nascerà dalle tue palpebre
appena schiuse;
brillerà come oro
la scintilla nelle tue pupille
che accenderà ritornelli di perchè.
Metterai fiori nella tua valigia,
- e vento -
e fili d'erba splendenti di rugiada.

Cavalcherai albe e tramonti
colorati di arcobaleni
e voci di rondini
che si tuffano nel cielo.
Sarai tu, Davide,
il sole di ogni giorno.

Paesaggi d'estate

Guardo appese a una parete le immagini della scorsa estate: un mare azzurro e un sole tanto intenso che abbaglia anche dalla fotografia.
E, vicino, un sentiero di montagna, stretto, brullo, che porta a una meta per nulla facile da conquistare.
Poi chiudo gli occhi e ripenso a quelle onde, cerco di sentirne il rumore e... quasi ci riesco! Ma è solo un momento.
Poi vedo la distesa azzurra, incantata, forse impaziente di incrociare la sua vita con la mia. Ma io sono qua, in una stanza immersa nel silenzio.
Rivolgo lo sguardo allora alla fotografia della montagna, ben più fresca e vicina nella mente.
Ma è inutile: la montagna è il regno del silenzio anche quando diventa il crocevia di tanti cammini.
È una spugna che assorbe il rumore inutile e restituisce solo gocce di pioggia e di sudore, un patriarca cui ti rivolgi con rispetto e col capo chino.
Spolvero i due ritagli di una vita passata e forse troppo poco apprezzata e penso che ora mi verrà da piangere; ma non succede nulla: rimango a godermi il paesaggio e mi convinco che, in fondo, il sole che illumina questa giornata immobile dentro una primavera surreale, è lo stesso che mi scottava le spalle e mi aveva fatto spellare il naso l'anno scorso, e che questo silenzio non voluto sia solo l'ultimo istante prima di un fragoroso risveglio...

Riflessioni

La neve sulle nostre montagne si è sciolta
e noi non ce ne siamo nemmeno accorti;
il pesco ha messo il suo abito migliore
ma noi non ci siamo meravigliati perché avevamo altro a cui pensare.

Ci ritroviamo in mezzo a questa primavera malata coi papaveri fioriti senza preavviso
Però ora possiamo aprire un po' gli occhi
e non torneremo a dormire: come la Natura sapremo andare oltre!

NATALE SENZA VERGOGNA

Nel cielo le stelle parevano
respirare,
quella notte
in cui tutto cambiò.
Mille cuori in uno solo
battevano all'unisono
nei pensieri di chi
aveva tenuto accesa,
senza provare vergogna,
la Speranza.

AUGURO UN CUORE FELICE

...come le luci di Capodanno,
come il primo fiore nel prato,
come l'ape impaziente
che gli ronza intorno,
come il profumo della torta uscita dal forno,
come il rumore della crosta del pane
che rompo apposta per mandarla in mille pezzi
per poi raccoglierli col polpastrello,
come un incontro a lungo desiderato,
che ti incolla
un altro momento felice nel cuore.